Dott. Paolo Monestiroli
L'ultima serata SIA dell'anno 2016 ha visto come protagonista il Dottor Paolo Montestiroli nel tema "I paradigmi decisionali in odontoiatria". Nel visionare i differenti casi clinici è stata sottolineata l'importanza di un' accurata anamnesi e di un esame obiettivo dettagliato che ci permetterá di effettuare una corretta diagnosi.Inoltre si è ricordato come l'odontoiatra sia vincolato all'obbligo dei mezzi, basato sull'accordo con il paziente e sancito a sua volta dal consenso informato. L'errore tecnico è umano e non va biasimato bensì sono da condannare l'imprudenza,l'imperizia e la negligenza.Infine si è evidenziato come nella pratica quotidiana possiamo rifiutarci di eseguire una determinata terapia "desiderata" dal paziente che,operando in scienza,coscienza e diligenza,non riteniamo realizzabile. (Francesca Delucchi e Valeria Villaricca)
CONGRESSO S.I.A.
La giornata congressuale Sia dal titolo "Vincere la parodontite:un gioco di squadra"ha visto come protagonisti i relatori Maurizio Tonetti,Filippo Graziani,Pierpaolo Cortellini e Francesco Cairo.
Il Dottor Tonetti ha aperto il ciclo di conferenze parlandoci del problema della malattia parodontale, spesso sottovalutato sia dai pazienti che dai professionisti.
Il secondo intervento è stato invece tenuto dal Dottor Graziani il quale ha posto l'attenzione della platea sull'importanza della comunicazione con il paziente e su come i benefici della terapia parodontale siano visibili anche a livello sistemico.
Il Dottor Tonetti nella terza corferenza, ha trattato il tema "diagnosi, prognosi e piano di trattamento" dei denti mono e pluriradicolati. È stata distinta una prognosi parodontale iniziale da una secondaria elaborata alla luce della terapia causale sottolineando la necessità di una valutazione endodontica e funzionale associata a quella parodontale.
Dopo una breve pausa il Dottor Graziani ha parlato di protocolli individuali per il singolo paziente e dei diversi obiettivi del piano di trattamento.
Nel pomeriggio "la strategia chirurgica" è stato il tema trattato dal terzo grande relatore, il Dottor Cortellini. Si è mostrato come la chirurgia può modificare sensibilmente la prognosi di elementi dentali con problemi parodontali irrisolti con la sola terapia non chirurgica.
Successivamente il quarto relatore il Dottor Cairo ha svolto il tema "chirurgia a lembo o chirurgia resettiva:quando scegliere cosa" mostrando numerosi casi clinici trattati con entrambi gli approcci chirurgici.
Il Prof. Cortellini è tornato a parlarci delle chirurgia rigenerativa nei difetti intraossei e nelle forcazioni, illustrandoci le metodiche che permettono di preservare la papilla, perfezionate con la tecnica microchirurgica e con le metodiche minimamente invasive.
Nell'ottava conferenza della giornata il Dottor Cairo ha esposto il tema "il ruolo della chirurgia plastica parodontale" ponendo l'attenzione sull'efficacia dell'innesto connettivale soprattutto in pazienti con recessioni profonde e multiple.
In conclusione l'intervento del Dottor Cortellini ha dimostrato come soddisfacenti risultati a lungo termine della terapia parodontale non possano prescindere da un adeguato sistema di richiami, dalla compliance del paziente e dall'astensione dal fumo. (Francesca e Valeria)
Il Dottor Tonetti ha aperto il ciclo di conferenze parlandoci del problema della malattia parodontale, spesso sottovalutato sia dai pazienti che dai professionisti.
Il secondo intervento è stato invece tenuto dal Dottor Graziani il quale ha posto l'attenzione della platea sull'importanza della comunicazione con il paziente e su come i benefici della terapia parodontale siano visibili anche a livello sistemico.
Il Dottor Tonetti nella terza corferenza, ha trattato il tema "diagnosi, prognosi e piano di trattamento" dei denti mono e pluriradicolati. È stata distinta una prognosi parodontale iniziale da una secondaria elaborata alla luce della terapia causale sottolineando la necessità di una valutazione endodontica e funzionale associata a quella parodontale.
Dopo una breve pausa il Dottor Graziani ha parlato di protocolli individuali per il singolo paziente e dei diversi obiettivi del piano di trattamento.
Nel pomeriggio "la strategia chirurgica" è stato il tema trattato dal terzo grande relatore, il Dottor Cortellini. Si è mostrato come la chirurgia può modificare sensibilmente la prognosi di elementi dentali con problemi parodontali irrisolti con la sola terapia non chirurgica.
Successivamente il quarto relatore il Dottor Cairo ha svolto il tema "chirurgia a lembo o chirurgia resettiva:quando scegliere cosa" mostrando numerosi casi clinici trattati con entrambi gli approcci chirurgici.
Il Prof. Cortellini è tornato a parlarci delle chirurgia rigenerativa nei difetti intraossei e nelle forcazioni, illustrandoci le metodiche che permettono di preservare la papilla, perfezionate con la tecnica microchirurgica e con le metodiche minimamente invasive.
Nell'ottava conferenza della giornata il Dottor Cairo ha esposto il tema "il ruolo della chirurgia plastica parodontale" ponendo l'attenzione sull'efficacia dell'innesto connettivale soprattutto in pazienti con recessioni profonde e multiple.
In conclusione l'intervento del Dottor Cortellini ha dimostrato come soddisfacenti risultati a lungo termine della terapia parodontale non possano prescindere da un adeguato sistema di richiami, dalla compliance del paziente e dall'astensione dal fumo. (Francesca e Valeria)
Prof. Lorenzo Breschi
La serata Sia di martedì 18 ottobre ha visto come protagonista il Dott. Lorenzo Breschi nel tema "Adesione come base dell'odontoiatra moderna". L’incontro si è aperto con un interessante cappello introduttivo, che ha posto in evidenza la differenza concettuale tra adesione e cementazione.
In seguito, esponendo differenti studi e casi clinici, il relatore ha riassunto i punti più salienti riguardo i protocolli e le scelte operative più consone nel campo conservativo, suscitando il vivo interesse e l’attiva partecipazione del pubblico in sala.
Da non dimenticare le 10 importanti regole suggeriteci dal Professore, tra cui un corretto isolamento del campo operatorio, la strumentazione del substrato, gli step da seguire nell’utilizzo dei sistemi adesivi etch-and-rinse e etch-and-dry, la corretta stratificazione e polimerizzazione, l’adeguato spessore dello smear layer, l’attenzione all’incompatibilità di certi materiali resinosi, la disinfezione tramite clorexidina e, infine, l’apposizione di un coating idrofobico al termine del restauro.
Particolare interesse ha suscitato il dibattito tra l’utilizzo dei diversi sistemi adesivi proposti; in particolare è emerso dall’analisi dei casi clinici che un sistema a 3 step eseguito con particolare accuratezza o ancor meglio un self-etch possono prevenire con successo il problema ricorrente in clinica della sensibilità post-operatoria.
La parte conclusiva dell’incontro è stata dedicata ai materiali da restauro e alle loro differenti indicazioni cliniche. (Stefano & Valeria)
In seguito, esponendo differenti studi e casi clinici, il relatore ha riassunto i punti più salienti riguardo i protocolli e le scelte operative più consone nel campo conservativo, suscitando il vivo interesse e l’attiva partecipazione del pubblico in sala.
Da non dimenticare le 10 importanti regole suggeriteci dal Professore, tra cui un corretto isolamento del campo operatorio, la strumentazione del substrato, gli step da seguire nell’utilizzo dei sistemi adesivi etch-and-rinse e etch-and-dry, la corretta stratificazione e polimerizzazione, l’adeguato spessore dello smear layer, l’attenzione all’incompatibilità di certi materiali resinosi, la disinfezione tramite clorexidina e, infine, l’apposizione di un coating idrofobico al termine del restauro.
Particolare interesse ha suscitato il dibattito tra l’utilizzo dei diversi sistemi adesivi proposti; in particolare è emerso dall’analisi dei casi clinici che un sistema a 3 step eseguito con particolare accuratezza o ancor meglio un self-etch possono prevenire con successo il problema ricorrente in clinica della sensibilità post-operatoria.
La parte conclusiva dell’incontro è stata dedicata ai materiali da restauro e alle loro differenti indicazioni cliniche. (Stefano & Valeria)
Dott. Jordi Manauta
La prima serata SIA, dopo la pausa estiva, ha visto ospite il dottor Jordi Manauta che ci ha intrattenuto in una serata intitolata 'Layers, semplicità ed estetica'.
Il tema era quindi il colore in odontoiatria conservativa, ma non solo, sono stati toccati infatti diversi argomenti relativi alla pratica quotidiana con tanti suggerimenti e trucchetti per semplificarla.
In ordine si è parlato dell'importanza della presa del colore e dell'analisi delle caratterizzazioni con l'ausilio di foto, foto polarizzata e/o ipercontrastate. Si è passati poi alla tecnica per la chiusura dei diastemi, alla gestione dello smalto cervicale nelle seconde classi, all'anello personalizzato e all'isolamento del campo operatorio.
Un'interessante digressione è stata l'indicazione all'uso della massa singola specie nei casi con spessori ridotti o nelle terze classi, dimostrando come spesso una procedura più semplice possa dare risultati migliori.
Il dottor Manauta ha concluso poi sottolineando come il successo derivi dall'adottare un protocollo preciso in tutte le fasi della terapia conservativa, così da avere risultati predicibili e altamente performanti. (Stefano & Valeria)
Il tema era quindi il colore in odontoiatria conservativa, ma non solo, sono stati toccati infatti diversi argomenti relativi alla pratica quotidiana con tanti suggerimenti e trucchetti per semplificarla.
In ordine si è parlato dell'importanza della presa del colore e dell'analisi delle caratterizzazioni con l'ausilio di foto, foto polarizzata e/o ipercontrastate. Si è passati poi alla tecnica per la chiusura dei diastemi, alla gestione dello smalto cervicale nelle seconde classi, all'anello personalizzato e all'isolamento del campo operatorio.
Un'interessante digressione è stata l'indicazione all'uso della massa singola specie nei casi con spessori ridotti o nelle terze classi, dimostrando come spesso una procedura più semplice possa dare risultati migliori.
Il dottor Manauta ha concluso poi sottolineando come il successo derivi dall'adottare un protocollo preciso in tutte le fasi della terapia conservativa, così da avere risultati predicibili e altamente performanti. (Stefano & Valeria)
Dott.ssa Magda Mensi
La serata S.I.A ha visto come protagonista,per la prima volta nella storia della S.I.A. una Donna, la Dr.ssa Magda Mensi nel tema "la perimplantite è sempre un processo irreversibile?.
Nello svolgimento della relazione sono stati mostrati numerosi studi di ricerca riguardanti sia la prevalenza della perimplantite sia le cause eziopatogeniche. Si è posta l'attenzione della platea sulla posizione dell'impianto e sulla creazione di una sovrastruttura protesica che garantisca al team odontoiatrico il sondaggio dei tessuti a fini diagnostici e le manovre di igiene sia professionale che domiciliare. Nell'esaminare differenti casi si è data la definizione di mucosite e perimplantite analizzandole anche dal punto di vista clinico e radiografico. Come protocollo si è consigliato M.A.I.N.S.T eritritolo in polvere inserito sottogengiva e veicolato dal perioflow sulla superficie interna della tasca e dell'impianto preceduta da debridement associato ad antimicrobici (courettes con aggiunta doxiciclina iclato 14% in idrogel biodegradabile con attività antibiotica e antifiammatoria) per la riduzione del biofilm. (Stefano & Valeria)
Nello svolgimento della relazione sono stati mostrati numerosi studi di ricerca riguardanti sia la prevalenza della perimplantite sia le cause eziopatogeniche. Si è posta l'attenzione della platea sulla posizione dell'impianto e sulla creazione di una sovrastruttura protesica che garantisca al team odontoiatrico il sondaggio dei tessuti a fini diagnostici e le manovre di igiene sia professionale che domiciliare. Nell'esaminare differenti casi si è data la definizione di mucosite e perimplantite analizzandole anche dal punto di vista clinico e radiografico. Come protocollo si è consigliato M.A.I.N.S.T eritritolo in polvere inserito sottogengiva e veicolato dal perioflow sulla superficie interna della tasca e dell'impianto preceduta da debridement associato ad antimicrobici (courettes con aggiunta doxiciclina iclato 14% in idrogel biodegradabile con attività antibiotica e antifiammatoria) per la riduzione del biofilm. (Stefano & Valeria)
Odt. Alessandro Arcidiacono
La serata sia dal titolo: 'la ceratura virtuale: il primo step nella formulazione del piano di trattamento dei casi complessi' ha visto come relatore l'odontotecnico Alessandro Arcidiacono. Nell'introduzione si è discusso dei vari macchinari che si sono susseguiti negli anni e soprattutto del loro sviluppo che ha portato agli odierni vantaggi: versatilità, costi minori, tempi di lavorazioni contenuti e maggiore produttività sono solo alcuni di questi, fino ad arrivare alle moderne tecnologie che lavorano per addizione. La ceratura virtuale, pur essendo eseguita con software, non si discosta da quello che si eseguirebbe tradizionalmente in modo analogico. Esistono molte classificazioni della metodica digitale a seconda dei riferimenti che vengono scelti, ma si può dividere in due grandi categorie: partial digital (in una o più fasi della lavorazione c'è l'intervento dell'essere umano che consente una personalizzazione del prodotto finale) o full digital (la protesi è interamente costruita dalla macchina fornendo un lavoro 'standard').Attraverso vari casi si sono analizzate le possibilità del digitale nella risoluzione dei casi quotidiani. Si possono eseguire per esempio prove di strutture con materiali meno costosi come l'alluminio, correggere inclinazioni impiantari con mesostrutture o con l'asse dinamico, realizzare riparazioni o duplicazioni di protesi in tempi e costi fino ad oggi impensabili. Sono molte quindi le nuove possibilità che esistono oggi per il clinico e l'odontotecnico. L' avvento delle nuove tecnologie rivoluziona e rivoluzionerà il modo di ragionare riguardo la protesi ma nel rispetto dei principi, sempre validi, su cui si fonda. (Stefano & Valeria)
Prof. Tiziano Testori
La quarta serata SIA 2016 ha visto come protagonista il Professor Testori Tiziano in una sala gremita di odontoiatri, odontotecnici, studenti ed assistenti. Nello svolgimento del tema "Diagnosi e gestione delle complicanze infettive post operatorie in seguito all'elevazione del seno mascellare e alternative mininvasive" sono stati mostrati differenti casi analizzando piani di trattamento, tipologia di seno e complicanze intra e post operatorie. Nell'esposizione dei differenti studi redatti dal relatore stesso in collaborazione con un team di specialisti, dall'otorinolaringoiatra al farmacologo, si è posta l'attenzione sulla profilassi antibiotica pre e post operatoria nei casi che riportano complicanze oltre le tre settimane dall'intervento. Nella gestione delle infezioni successive alla chirurgia si è domandato alla platea se rimuovere totalmente o parzialmente il graft ed il relatore ha dimostrato,con casi documentati, di dover ripulire il sito fino a che non ci sia il materiale innestato adeso alle pareti e ben vascolatizzato. Infine si è posta l'attenzione sui piccoli dettagli fondamentali per il successo della terapia valutando il paziente attraverso check-list imprescindibili nella pratica quotidiana. (Stefano & Valeria)
Dott. Antonio Ricci
La serata inaugurale 2016 S.I.A. ha visto come relatore il dott. Andrea Ricci in una serata intitolata 'come il workflow digitale ha cambiato il mio approccio clinico' dove si è analizzato l'impatto del digitale sullo studio odontoiatrico.
La fotografia digitale e la sua elaborazione attraverso il digital smile design, ha permesso, da un lato di facilitare la diagnosi in estetica, dall'altro di incrementare la comunicazione con il paziente e tutto il team odontoiatrico. Questo consente si soffermarsi e comprendere al meglio le richieste del paziente e arrivare più facilmente alla sua soddisfazione.
Nella seconda parte della serata il dott Ricci ha illustrato i vantaggi e gli svantaggi del CAD/CAM e come questa tecnologia, sempre più attuale e raffinata, si integri nel workflow dello studio odontoiatrico.
In conclusione, è ormai chiaro che l'odontoiatria diventerà sempre più digitalizzata. Ciò nonostante l'apporto umano rimane sempre quel valore aggiunto insostituibile che influisce sul risultato finale. (Stefano&Valeria)
La fotografia digitale e la sua elaborazione attraverso il digital smile design, ha permesso, da un lato di facilitare la diagnosi in estetica, dall'altro di incrementare la comunicazione con il paziente e tutto il team odontoiatrico. Questo consente si soffermarsi e comprendere al meglio le richieste del paziente e arrivare più facilmente alla sua soddisfazione.
Nella seconda parte della serata il dott Ricci ha illustrato i vantaggi e gli svantaggi del CAD/CAM e come questa tecnologia, sempre più attuale e raffinata, si integri nel workflow dello studio odontoiatrico.
In conclusione, è ormai chiaro che l'odontoiatria diventerà sempre più digitalizzata. Ciò nonostante l'apporto umano rimane sempre quel valore aggiunto insostituibile che influisce sul risultato finale. (Stefano&Valeria)
Dott. Roberto Fornara
La seconda serata S.I.A del 11 febbraio 2016 ha visto come protagonista il dottor Roberto Fornara nel tema "Strumenti endodontici in NiTi:movimento continuo Vs reciprocamente". Nel rivivere l'evoluzione dell'endodonzia, soprattutto nello step della sagomatura, si sono analizzati i design dei nuovi strumenti endodontici e ci si è soffermati sulle punte semiattive che garantiscono un minor impatto sulle pareti e sulle sezioni a forma triangolare che creano uno spazio più ampio per i detriti. Si è inoltre posta l'attenzione della platea proprio sui vantaggi portati dalle moderne strumenzioni le quali permettono di ridurre i tempi di procedura, migliorare il controllo delle fratture e diminuire il numero di errori aumentando la sicurezza del trattamento. Nella conclusione della relazione il dottor Fornara ha sottolineato, mostrando anche numerosi casi clinici, la validità di entrambe le metodiche che garantiscono versatilità e performance, per quanto riguarda il movimento di continuità, e semplicità e innovazione per quanto riguarda invece il movimento reciprocante alternato. (Stefano&Valeria)
Dott. Daniele Vanni
Il terzo appuntamento del calendario sia 2016 ha visto come relatore il dottor Daniele Vanni che ci ha parlato di ortodonzia in una serata dal titolo "terapia intercettiva con dispositivi miofunzionali preformati". Il punto cruciale della moderna odontoiatria, e anche dell'ortodonzia, è la prevenzione e quindi la possibilità di intervenire nel bambino con terapia miofunzionale o ortopedica allo scopo di correggere la matrice funzionale negativa. Ciò è possibile sfruttando la visita clinica (abitudini viziate, lingua, frenuli, parafunzioni, ecc..) e gli esami strumentali così da formulare diagnosi e piano di trattamento corretto.Nella seconda parte della serata il dott Vanni ha discusso di come sia in evoluzione il concetto di normoocclusione, non più legato alla sola posizione dentale, ma anche ad una valutazione globale della fisionomia facciale. Si è passati poi ad una carrellata di casi clinici con la presentazione di diversi apparecchi funzionali preformati utilizzati nell'ambito del piano di trattamento ortodontico completo. (Stefano&Valeria)